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Home › Progetti speciali › Mensa scolastica: il Comune di Masainas serve una buona pratica ecosostenibile
Mensa scolastica: il Comune di Masainas serve una buona pratica ecosostenibile
Temi: 
Ambiente
Salute

E’ stato aggiudicato, in via definitiva, dal Comune di Masainas,  il bando verde relativo al “Servizio di Refezione Scolastica della Scuola dell’infanzia e della Scuola Primaria del Comune per gli Anni Scolastici 2012/2013 – 2013/2014 – 2014/2015”.
La redazione del bando e del capitolato sono frutto degli esiti del Tavolo Mense Scolastiche, che ha visto coinvolti la Provincia di Carbonia Iglesias, l’Agenzia LAORE Sardegna, l’ASL n. 7 di Carbonia, alcuni Comuni della Provincia, le Organizzazioni di categoria dei produttori agricoli, le Fattorie didattiche, i gestori di servizi di mense scolastiche che operano nel territorio della Provincia, il GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari, nell’ambito del programma denominato “Campu Maistu”.
Tale programma di educazione alimentare, ambientale e sulla ruralità aveva la finalità di far nascere, nei gestori della ristorazione scolastica, la consapevolezza sulla necessità di introdurre in questo servizio l’utilizzo dei prodotti di qualità del territorio e l’adozione di principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
All’interno del bando, che rappresenta un esempio di buona pratica ecosostenibile da parte di un Comune della Provincia, sono stati trattati molti aspetti basati sui principi della qualità degli alimenti, risparmio energetico, riduzione dei rifiuti, informazione, sensibilizzazione, aspetti sociali e razionalizzazione e riduzione dei consumi.
I criteri ambientali inseriti riguardano:
• i detersivi per la pulizia e la disinfezione dei locali adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, dei macchinari, delle attrezzature e di quanto utilizzato durante il servizio, che, quando disponibili sul mercato, dovranno essere dotati del marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL (Regolamento CE n. 66/2010) o altre certificazioni volontarie ecologiche equivalenti rilasciate da organismi di certificazione indipendenti;
• l’acqua da somministrare durante i pasti, che è preferibile rifornita direttamente dalla rete, anche al fine di contenere i consumi energetici e lo smaltimento di materie plastiche;
• la somministrazione dei pasti, che dovrà avvenire in piatti in ceramica, bicchieri in vetro infrangibile, posate e vassoi lavabili meccanicamente con assoluta sicurezza igienica. La stazione appaltante mette a disposizione una macchina lavastoviglie opportunamente dimensionata, nei locali del centro cottura, che, al fine di ridurre i consumi energetici, dovrà essere dotata dell’etichetta energetica che ne certifichi l’appartenenza alla classe A secondo l’Energy Label previsto dalla Direttiva 92/75/CEE del Consiglio e successivi regolamenti applicativi. È prevista anche una soluzione alternativa, in caso di momentaneo guasto alla lavastoviglie, che potrà essere ricercata nell’uso di piatti, posate e bicchieri monouso, realizzati con materiale riciclabile/compostabile e che dovranno sempre essere disponibili, in numero idoneo;
• l’utilizzo di prodotti agro-alimentari di qualità, locali e a filiera corta, di produzione biologica, tradizionali, nonché di quelli a denominazione di origine certificata (DOP e IGP), tenendo conto delle Linee Guida e delle altre raccomandazioni dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, nonché della legislazione regionale in materia;
• la promozione dell’utilizzo di prodotti provenienti dal Commercio Equo e Solidale, in aderenza alla Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale, nella quale sono enunciati i criteri di eticità che sostengono le relazioni commerciali dei soggetti aderenti;
• il comportamento del  personale della ditta appaltatrice, che è tenuto, prima di lasciare i locali, a verificare che tutte le porte e finestre siano ben  chiuse, le luci spente, i rubinetti chiusi;
• l’obbligo dell’Impresa aggiudicatrice, che deve fornire almeno il 70% della quantità di derrate alimentari di qualità (DOP, IGP, biologici, tradizionali, locali e a filiera corta), cosi ripartite: 30% Biologico e 40% prodotti di qualità DOP, IGP, tradizionali e a filiera corta, con previsione che la ditta debba inviare agli uffici preposti della Stazione appaltante l’elenco delle derrate alimentari proposte comprensivo dei relativi marchi, nominativi delle aziende fornitrici, nome commerciale dei prodotti utilizzati, schede tecniche ed esibire, a richiesta, i certificati rilasciati dalle ditte fornitrici circa la conformità dei prodotti biologici e del territorio delle aziende iscritte L.R. n. 1/2010;
• il Piano di promozione dell’educazione alimentare rivolto ad alunni, studenti, insegnanti e genitori;
• la Promozione del ritiro e la distribuzione, da parte di enti morali ed organizzazioni benefiche, di generi alimentari di proprietà eventualmente  eccedenti e non utilizzabili nelle mense scolastiche.

Sono inoltre previsti alcuni interventi innovativi e migliorativi del servizio e prestazioni aventi come obiettivo la salvaguardia della salute degli utenti e la tutela dell’ambiente, tra cui l’attribuzione di specifici punteggi in fase di aggiudicazione che valutino anche eventuali:
a. soluzioni atte a conseguire il risparmio energetico, la riduzione di rifiuti e/o imballaggi, la limitazione degli sprechi  (tra cui per es. l’ uso delle tovaglie colorate  riutilizzabili);
b. l’istituzione del sistema di rilevazione automatizzato dei pasti giornalieri;
c. la valutazione  della qualità del piano di educazione alimentare (che prevedeva la collaborazione con docenti con esperienza in attività di educazione ambientale);
d. la presenza di fattorie didattiche o aziende biologiche del territorio comunale.
Di seguito si riporta il link dal quale poter scaricare la documentazione:
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&frm=1&source=web&cd=1&ved=0CC8QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.comune.masainas.ci.it%2Fdownload.php%3Fid%3D929&ei=4ZqEUsmHNq_S4QTpqIHgBQ&usg=AFQjCNHUrUh-tzu8hB3UwRSYvo6TVLwtzg&bvm=bv.56343320,d.bGE

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