Progetti Speciali

Giorni fa, dopo l’approvazione del progetto preliminare, la Giunta ha preso atto del progetto definitivo relativo alla valorizzazione, recupero e riuso dei vecchi percorsi ferroviari ex-FMS, al fine di trasformarli in piste ciclabili, iniziando dal tratto Carbonia – San Giovanni Suergiu.
All’interno del Programma triennale delle Opere pubbliche, è previsto il completamento della “Via del Carbone”, con la tratta da San Giovanni Suergiu a S. Antioco. Il recupero comprenderà anche i percorsi Sant’Antioco-Calasetta, San Giovanni Suergiu-Narcao e Carbonia-Iglesias.
I bacini minerari del Sulcis-Iglesiente hanno imposto, all’entroterra sardo, irreversibili trasformazioni, all’insegna dello sviluppo industriale moderno. L’area, che è sempre stata mineraria, negli anni dell’autarchia è stata oggetto di una pianificazione, che prevedeva la creazione di un polo di estrazione carbonifera, con la progettazione di “Città Nuove” (Carbonia, Cortoghiana, etc), pozzi di estrazione e di infrastrutture.
In seguito alla chiusura delle miniere, il territorio del Sulcis Iglesiente ha avuto un lungo periodo di abbandono, con i conseguenti problemi legati all’occupazione.
Ormai, non vi è alcun interesse a riprendere le storiche attività minerarie, condizionate da uno spinto sfruttamento dei giacimenti. “Un tassello che può concorrere a un nuovo sviluppo locale – spiega l’assessore Guido Vacca – è sicuramente quello della riconversione di tutte le strutture dismesse verso nuovi utilizzi, funzionali ad un progetto che veda coinvolti tutti gli operatori economici locali. Un elemento forte, per questo territorio, è costituito dalle vecchie strade ferrate, ormai prive di armamento, ma complete di opere d’arte, ancora ben conservate per lunghi tratti. Per la specificità del percorso e delle opere esistenti, meritano particolare attenzione le tratte Siliqua–Narcao e Gonnesa-Iglesias. Un tempo, le ferrovie rappresentavano la principale via di trasporto di persone e merci, di minatori e minerali, rivestendo un ruolo fondamentale per tutto il sistema territoriale”.
I tracciati appaiono e scompaiono agli occhi di chi percorre le vie di comunicazione carrabili, appaiono fra i ruderi delle miniere, che si sono fusi col paesaggio e, ormai, ne costituiscono parte integrante ed essenziale.
“Il recupero dei tracciati ferroviari – sottolinea l’assessore Vacca - si inserisce all’interno di un discorso più ampio, che interessa tutto il territorio e le sue risorse e va a costituire un valido elemento di unione, poiché diviene un elemento di continuità e di lettura del territorio e delle sue risorse ambientali e storico-culturali. La riconversione dei tracciati ferroviari in piste ciclabili permetterà, infatti, di integrare architettura, storia e paesaggio, attraverso un dialogo costante e serrato fra archeologia classica, archeologia industriale, architettura, infrastrutture e paesaggio, in un territorio di grande interesse e di grande peculiarità come quello del Sulcis Iglesiente. La realizzazione di piste ciclabili darà anche un valido contributo per incentivare gli spostamenti in bicicletta fra paesi vicini e su buona parte del territorio provinciale che, lungo i percorsi, offre paesaggi con caratteristiche veramente affascinanti”.
All’interno del Programma triennale delle Opere pubbliche, è previsto il completamento della “Via del Carbone”, con la tratta da San Giovanni Suergiu a S. Antioco. Il recupero comprenderà anche i percorsi Sant’Antioco-Calasetta, San Giovanni Suergiu-Narcao e Carbonia-Iglesias.
I bacini minerari del Sulcis-Iglesiente hanno imposto, all’entroterra sardo, irreversibili trasformazioni, all’insegna dello sviluppo industriale moderno. L’area, che è sempre stata mineraria, negli anni dell’autarchia è stata oggetto di una pianificazione, che prevedeva la creazione di un polo di estrazione carbonifera, con la progettazione di “Città Nuove” (Carbonia, Cortoghiana, etc), pozzi di estrazione e di infrastrutture.
In seguito alla chiusura delle miniere, il territorio del Sulcis Iglesiente ha avuto un lungo periodo di abbandono, con i conseguenti problemi legati all’occupazione.
Ormai, non vi è alcun interesse a riprendere le storiche attività minerarie, condizionate da uno spinto sfruttamento dei giacimenti. “Un tassello che può concorrere a un nuovo sviluppo locale – spiega l’assessore Guido Vacca – è sicuramente quello della riconversione di tutte le strutture dismesse verso nuovi utilizzi, funzionali ad un progetto che veda coinvolti tutti gli operatori economici locali. Un elemento forte, per questo territorio, è costituito dalle vecchie strade ferrate, ormai prive di armamento, ma complete di opere d’arte, ancora ben conservate per lunghi tratti. Per la specificità del percorso e delle opere esistenti, meritano particolare attenzione le tratte Siliqua–Narcao e Gonnesa-Iglesias. Un tempo, le ferrovie rappresentavano la principale via di trasporto di persone e merci, di minatori e minerali, rivestendo un ruolo fondamentale per tutto il sistema territoriale”.
I tracciati appaiono e scompaiono agli occhi di chi percorre le vie di comunicazione carrabili, appaiono fra i ruderi delle miniere, che si sono fusi col paesaggio e, ormai, ne costituiscono parte integrante ed essenziale.
“Il recupero dei tracciati ferroviari – sottolinea l’assessore Vacca - si inserisce all’interno di un discorso più ampio, che interessa tutto il territorio e le sue risorse e va a costituire un valido elemento di unione, poiché diviene un elemento di continuità e di lettura del territorio e delle sue risorse ambientali e storico-culturali. La riconversione dei tracciati ferroviari in piste ciclabili permetterà, infatti, di integrare architettura, storia e paesaggio, attraverso un dialogo costante e serrato fra archeologia classica, archeologia industriale, architettura, infrastrutture e paesaggio, in un territorio di grande interesse e di grande peculiarità come quello del Sulcis Iglesiente. La realizzazione di piste ciclabili darà anche un valido contributo per incentivare gli spostamenti in bicicletta fra paesi vicini e su buona parte del territorio provinciale che, lungo i percorsi, offre paesaggi con caratteristiche veramente affascinanti”.