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Istituito, in Provincia, il registro dei testamenti biologici
Data:
Martedì, 29 Gennaio, 2013 - 14:10
La Provincia ha istituito il Registro dei Testamenti Biologici, presso l’Ufficio Politiche sociali, con sede in via Mazzini 39, a Carbonia.
Il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (detto anche testamento di vita), fa riferimento ad un documento contenente la manifestazione di volontà di una persona (o la comunicazione della loro esistenza e del luogo ove queste sono conservate) che indica, in anticipo, i trattamenti medici cui essere/non essere sottoposta in caso di malattie o traumatismi cerebrali, che determinino una perdita di coscienza definibile come permanente ed irreversibile.
La persona che lo redige nomina un fiduciario, per le cure sanitarie, che diviene, nel caso in cui il soggetto diventi incapace, la persona chiamata ad intervenire sulle decisioni riguardanti i trattamenti sanitari stessi.
La "Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari" è stata introdotta per legge negli Stati Uniti nel 1991 e in molti paesi dell'Unione Europea negli anni successivi; dove non esiste ancora una legge specifica, vi è però una giurisprudenza costante che riconosce valore ai testamenti biologici.
“In Italia – sottolinea l’assessore provinciale alle Politiche sociali, giovanili e della Salute, Luca Pizzuto -, l'articolo 32 della Costituzione stabilisce che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge, e che la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Questa norma costituzionale configura per tutti i cittadini quello che i giuristi definiscono un diritto perfetto, che, cioè, non ha bisogno di leggi applicative per essere esercitato. Parimenti, l'art. 13 della Costituzione afferma che la libertà personale è inviolabile, rafforzando il riconoscimento alla libertà ed indipendenza dell'individuo nelle scelte personali che lo riguardano”. Inoltre, la carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, sancisce che il consenso libero ed informato del paziente all'atto medico è considerato come un diritto fondamentale del cittadino afferente i diritti all'integrità della persona.
La Convenzione sui Diritti Umani e la biomedicina di Oviedo del 1977, ratificata dal Governo Italiano ai sensi della Legge n. 145 del 28 marzo 2001, sancisce, all'art. 9, che i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell'intervento, non è in grado di esprimere la propria volontà, saranno tenuti in considerazione.
Le Province, nell’ambito della loro autonomia amministrativa, possono istituire uno o più registri e hanno la possibilità giuridica ed amministrativa di farsi promotori di atti amministrativi volti a garantire la conservazione e l’archiviazione, in forma pubblica, di dichiarazioni anticipate di trattamento di carattere sanitario, rese nel rispetto della normativa vigente, inclusa quella in tema di privacy e relativa alla gestione dei dati personali e sensibili.
“La tematica della dichiarazione anticipata di trattamento – sottolinea l’assessore Pizzuto -, ormai da anni si pone al centro di un articolato dibattito, sia in ambito scientifico che in ambito giuridico, tenuto conto che essa investe trasversalmente questioni di ordine clinico-medico, etico-religioso e di inquadramento generale nell’ordinamento giuridico italiano”.
L’iscrizione al Registro consente l’archiviazione delle disposizioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari espresse dai cittadini, o la comunicazione della loro esistenza e del luogo ove sono conservate.
L’iscrizione al Registro può essere richiesta da tutti i residenti della Provincia del Sulcis Iglesiente, in presenza di un testimone che ne conserverà le volontà; il venir meno della situazione di residenza nel territorio provinciale non comporta la cancellazione dal registro.
L’Ufficio preposto cura la tenuta del Registro su supporto informatico, con modalità e criteri tali che esso possa essere agevolmente collegato con i Registri Telematici di altri Enti e con le autorità sanitarie interessate. I soggetti, le cui dichiarazioni sono inserite nel Registro, ricevono un’informativa periodica, almeno biennale, sulle medesime dichiarazioni in corso di validità nonché sulle modalità per il loro eventuale rinnovo o cancellazione.
Per informazioni e prenotazioni, rivolgersi al numero 0781-6726305.
Il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (detto anche testamento di vita), fa riferimento ad un documento contenente la manifestazione di volontà di una persona (o la comunicazione della loro esistenza e del luogo ove queste sono conservate) che indica, in anticipo, i trattamenti medici cui essere/non essere sottoposta in caso di malattie o traumatismi cerebrali, che determinino una perdita di coscienza definibile come permanente ed irreversibile.
La persona che lo redige nomina un fiduciario, per le cure sanitarie, che diviene, nel caso in cui il soggetto diventi incapace, la persona chiamata ad intervenire sulle decisioni riguardanti i trattamenti sanitari stessi.
La "Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari" è stata introdotta per legge negli Stati Uniti nel 1991 e in molti paesi dell'Unione Europea negli anni successivi; dove non esiste ancora una legge specifica, vi è però una giurisprudenza costante che riconosce valore ai testamenti biologici.
“In Italia – sottolinea l’assessore provinciale alle Politiche sociali, giovanili e della Salute, Luca Pizzuto -, l'articolo 32 della Costituzione stabilisce che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge, e che la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Questa norma costituzionale configura per tutti i cittadini quello che i giuristi definiscono un diritto perfetto, che, cioè, non ha bisogno di leggi applicative per essere esercitato. Parimenti, l'art. 13 della Costituzione afferma che la libertà personale è inviolabile, rafforzando il riconoscimento alla libertà ed indipendenza dell'individuo nelle scelte personali che lo riguardano”. Inoltre, la carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, sancisce che il consenso libero ed informato del paziente all'atto medico è considerato come un diritto fondamentale del cittadino afferente i diritti all'integrità della persona.
La Convenzione sui Diritti Umani e la biomedicina di Oviedo del 1977, ratificata dal Governo Italiano ai sensi della Legge n. 145 del 28 marzo 2001, sancisce, all'art. 9, che i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell'intervento, non è in grado di esprimere la propria volontà, saranno tenuti in considerazione.
Le Province, nell’ambito della loro autonomia amministrativa, possono istituire uno o più registri e hanno la possibilità giuridica ed amministrativa di farsi promotori di atti amministrativi volti a garantire la conservazione e l’archiviazione, in forma pubblica, di dichiarazioni anticipate di trattamento di carattere sanitario, rese nel rispetto della normativa vigente, inclusa quella in tema di privacy e relativa alla gestione dei dati personali e sensibili.
“La tematica della dichiarazione anticipata di trattamento – sottolinea l’assessore Pizzuto -, ormai da anni si pone al centro di un articolato dibattito, sia in ambito scientifico che in ambito giuridico, tenuto conto che essa investe trasversalmente questioni di ordine clinico-medico, etico-religioso e di inquadramento generale nell’ordinamento giuridico italiano”.
L’iscrizione al Registro consente l’archiviazione delle disposizioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari espresse dai cittadini, o la comunicazione della loro esistenza e del luogo ove sono conservate.
L’iscrizione al Registro può essere richiesta da tutti i residenti della Provincia del Sulcis Iglesiente, in presenza di un testimone che ne conserverà le volontà; il venir meno della situazione di residenza nel territorio provinciale non comporta la cancellazione dal registro.
L’Ufficio preposto cura la tenuta del Registro su supporto informatico, con modalità e criteri tali che esso possa essere agevolmente collegato con i Registri Telematici di altri Enti e con le autorità sanitarie interessate. I soggetti, le cui dichiarazioni sono inserite nel Registro, ricevono un’informativa periodica, almeno biennale, sulle medesime dichiarazioni in corso di validità nonché sulle modalità per il loro eventuale rinnovo o cancellazione.
Per informazioni e prenotazioni, rivolgersi al numero 0781-6726305.
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